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Questa prova dell'Apple Ilc, a quasi due anni dalla sua comparsa sul mercato, è dovuta, almeno in parte, anche alle molte lettere e telefonate che sono giunte in redazione chiedendoci informazioni sulle capacità di questa macchina e sulla sua compatibilita' con le precedenti versioni.
Molte di queste domande sono di recenti acquirenti, e altre sono di possibili futuri acquirenti generalmente preoccupati della compatibilita dell'Apple Ilc con i suoi fratelli più anziani e della possibilità di collegare questa o quella periferica al loro Apple.
Questa prova servirà, speriamo, anche a rispondere ai vari quesiti che ci sono stati posti.
L'Apple Ilc già a prima vista si fa subito notare per alcune caratteristiche particolarmente interessanti. Innanzitutto è molto più piccolo dei suoi fratelli, misura circa 29 centimetri di larghezza per 31 di profondità, ed è alto appena sei. Malgrado le ridottissime dimensioni possiede già incorporato, un drive slim per dischi da 5 pollici che permette di leggere tutto il software precedentemente sviluppato per l'Apple Ile.
La tastiera è incorporata, mentre c'è la possibilità di collegare un secondo drive

 

Apple Ilc

di Valter Di Dio

 

(alimentato dal computer) molto comodo per fare copie di dischi o per evitare di scambiare continuamente il disco dati con quello del programma. L'alimentazione è fornita da un alimentatore esterno, abbastanza robusto, che fornisce una tensione continua di circa 15 volt che viene poi utilizzata da un secondo alimentatore interno per generare con precisione tutte le tensioni necessarie al computer; questo consente di alimentare il Ilc anche con la batteria dell'auto, della roulotte o della barca senza particolari preoccupazioni.
Nonostante tutte queste caratteristiche, e una maniglia sul retro, l'Apple Ilc non è un computer portatile ne, intelligentemente,
viene definito come tale dalla casa: si tratta di un computer facilmente trasportabile. Se infatti il computer è molto piccolo e leggero non è tuttavia pensabile di doversi caricare ogni volta anche l'alimentatore, il monitor, i cavi di corrente, il mouse, i dischetti e magari anche la stampante.
Però se si posseggono alcuni di questi accessori in due sedi diverse si può spostare solo l'unità centrale da un posto all'altro molto comodamente. L'ingombro ridotto è comunque una caratteristica tutt'altro che da sottovalutare nella scelta di una macchina che andrà ad occupare posto sulle affollate scrivanie di un ufficio (o di un professionista o di un appassionato).

Estratto da MCMicrocomputer n° 42, edizioni Technimedia, Roma
Autorizzazione alla pubblicazione concessa.

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